Abbiamo intervistato Giovanna Guerzoni, Coordinatrice del Corso di Laurea in Educatore sociale e culturale e docente del corso “Esperto in gestione di servizi multimediali per l’educazione”, per capire come le nuove tecnologie stiano innovando il settore dei servizi educativi.
1. Come le nuove tecnologie stanno modificando e impattando i processi educativi?
La società contemporanea è immersa in una cultura digitale: viviamo, ci relazioniamo, studiamo, lavoriamo, progettiamo le nostre vite utilizzando, per la maggior parte del tempo, le tecnologie digitali. Le tecnologie sono diventate estensioni del nostro corpo, ma questo non si traduce (sempre) in un’effettiva consapevolezza e capacità critica nel loro utilizzo. Dalla prima infanzia all’adolescenza, fino al mondo degli adulti e degli anziani, in modi diversi e con differenti modelli di utilizzo, tutti abbiamo quotidianamente a che fare con il mondo digitale. Diventa dunque necessario riflettere sui cambiamenti che le nuove tecnologie stanno apportando in ambito educativo, influenzando sia contesti formali, non formali e informali (scuola, famiglia, gruppo dei pari, per citarne solo alcuni), sia il concetto stesso di educazione nelle sue metodologie, nelle relazioni, nei processi di sviluppo. I nuovi media digitali possono diventare strumenti di mediazione didattica, di apprendimento, di empowerment, di sostegno a processi di inclusione e come educatori diventa nostra responsabilità fare in modo che ognuno possa possedere gli strumenti e le competenze per accedere, utilizzare attivamente e consapevolmente gli strumenti digitali e i contenuti della rete.
2. Come le nuove tecnologie stanno cambiando il sistema di offerta dei servizi educativi?
Le profonde evoluzioni demografiche (calo della natalità e invecchiamento della popolazione) e le complesse sfide sociali (crescita della povertà, elevata immigrazione) in atto, richiedono forti trasformazioni nei sistemi dei servizi sociali ed educativi. Assistiamo ad una crescente articolazione del sistema dell’offerta: dall’emergere di processi di flessibilizzazione e integrazione dei servizi, ad una progressiva differenziazione dei soggetti che li gestiscono, ad una crescente presenza del privato sociale. Tali cambiamenti portano alla sperimentazione e ricerca di nuovi servizi, alla costruzione di reti di operatori che lavorano in modo integrato e con un forte orientamento alla qualità e al dialogo con le diverse fasce di utenza. Le nuove tecnologie digitali forniscono un importante supporto a questi processi di cambiamento mettendo a disposizione metodologie e strumenti che facilitano le attività di co-progettazione educativa, di messa in rete di conoscenze e di informazioni e che favoriscono, a certe condizioni, la comunicazione tra operatori, utenti e famiglie e lo sviluppo di servizi innovativi. Viceversa, come ogni innovazione, comportano rischi specie nei contesti più vulnerabili: maggiore isolamento sociale, analfabetismo nelle forme di comunicazione digitale, forme di violenza e bullismo “in rete” a cui sono maggiormente esposti proprio i più giovani. I processi educativi hanno a che fare con nuovi contesti di “senso”, quelli della rete, che devono impegnare in una riflessione critica e creativa chi vi lavora come professionista, insegnanti e educatori.
3. Quali sono le sinergie tra la formazione universitaria e il corso di formazione per “esperto in gestione di servizi multimediali per l’educazione”?
Il corso nasce dall’esigenza di rafforzare una competenza molto richiesta dalle imprese del territorio che operano nel settore dei servizi educativi. Al contrario di quanto si è soliti pensare, i soggetti destinatari di questi nuovi strumenti sono molteplici: bambini, adolescenti, persone con disabilità, anziani, migranti ma anche persone interessate all’ambito culturale, i target e le opportunità derivanti da tali tecnologie sono pressoché infiniti. Il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, accogliendo queste forti sollecitazioni dal mercato del lavoro, ha già introdotto alcuni insegnamenti per l’acquisizione di competenze in ambito multimediale. Il corso di formazione “Esperto in gestione di servizi multimediali per l’educazione” si pone quindi come un percorso di consolidamento e sviluppo di tali competenze e in una prospettiva di job placement. Il progetto inoltre condivide con il Dipartimento un’équipe di docenti specializzati sulle nuove tecnologie applicate al settore educativo.