Demetra Formazione è tra i firmatari del “Patto di contrasto alle nuove povertà”, promosso dal comune di Reggio Emila. L’iniziativa vuole rappresentare una risposta alle fragilità economiche e sociali emerse a causa della pandemia ma anche alle nuove sfide in ambito occupazionale, tecnologico e ambientale. In particolare, il Patto ha tra i suoi obiettivi la lotta alla povertà, la riduzione delle disuguaglianze, la sostenibilità, l’inclusione e la coesione sociale.
Il Patto è stato sottoscritto da 25 soggetti tra associazioni datoriali e sindacati, Terzo settore, enti di formazione e fondazioni, quali: Forum Terzo Settore, Cgil, Cisl Emilia centrale, Cupla, Uil, Cna Reggio Emilia, Coldiretti Reggio Emilia, Confagricoltura Reggio Emilia, Cia–Agricoltori Italiani, Confapi Emilia, Confcommercio, Concooperative Reggio Emilia, Confesercenti Reggio Emilia, Lapam, Legacoop Emilia Ovest, Unindustria Reggio Emilia, Ciofs–Fp Emilia-Romagna, Csl La Cremeria, Demetra Formazione, Fondazione Enaip, Fondazione Simonini, Ial Emilia-Romagna, Ifoa, Irecoop Emilia-Romagna, Aidp Emilia-Romagna.
L’importanza dei processi di formazione
Il Presidente di Demetra Formazione Igor Skuk ha sottolineato l’importanza del fatto che, oltre alle parti sociali, il Comune di Reggio Emilia abbia coinvolto nella sottoscrizione del Patto anche gli Enti della Formazione, assegnando con ciò un valore strategico di rilievo alle politiche e ai programmi della formazione stessa. Questo in coerenza con le linee di fondo del PNRR e delle politiche della Regione.
Inoltre Skuk ha ribadito l’importanza dei processi formativi come componente essenziale per la competitività del sistema imprenditoriale e della coesione sociale del territorio. “In questo senso – ha dichiarato – è necessario produrre azioni e programmi in termini innovativi con metodi utili per un rinnovamento della proposta formativa e della sua fruizione. É inoltre necessario considerare l’importanza, a fianco della formazione professionale, dell’attivazione di programmi educativi rivolti all’intera cittadinanza per innescare processi coevolutivi di contrasto alla povertà culturale, utili all’integrazione sociale e al miglioramento delle relazioni tra persone, generi, generazioni e tra cittadini e Istituzioni.”
Progetti e linee d’azione
Tutte le realtà aderenti contribuiranno attraverso le rispettive competenze, mettendo in campo progetti volti a:
- migliorare l’occupabilità delle persone;
- promuovere qualità e quantità dell’occupazione;
- migliorare e adeguare le competenze;
- favorire l’accesso alle misure di sostegno;
- migliorare il sostegno alle famiglie per la conciliazione e la condivisione del lavoro di cura;
- sperimentare nuovi modelli di sviluppo sostenibile e valorizzazione di un distretto dell’economia sociale.
Il Patto prevede il raggiungimento degli obiettivi prefissati entro l’orizzonte temporale del 2024.
Leggi il comunicato del comune di Reggio Emilia>>